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Riarmo in Europa: Necessità o salto nel vuoto?

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  Se vis pacem, para bellum In questo momento instabile e ricco di tensioni, la questione del riarmo è tornata al centro dell'agenda Europea. Non si tratta solo di un aumento della spesa militare, ma di un cambiamento che andrà a definire il futuro europeo e della politica internazionale dell’UE intera. Tra una guerra in Ucraina i cui colloqui di pace non sembrano avere frutti, una questione mediorientale sempre più complessa, e una politica europea sempre più polarizzata, il riarmo é tornato ad essere un argomento di di dibattito e scontro. Comunque si voglia leggere questo intricato scenario, il ritorno del “riarmo” nel dibattito pubblico è sintomo della sempre più diffusa percezione di impreparazione e della sofferta necessità di reagire da parte dei Paesi europei. Ma in cosa consiste il riarmo? Come avverrà? E qual è la posizione dell’Italia e dell’UE in merito? L’Atlante oggi cerca di chiarire questo tema complesso ma fondamentale, una sfida che determinerà il futuro di tutti...
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  Salvini e Saviano in tribunale: “ gli ho stretto la mano e lui mi ha detto ‘vergognati’” “Ho stretto la mano a Saviano in aula e lui mi ha detto ‘vergognati’, è un maleducato ma di certo non è un reato”. Sono queste le dichiarazioni del ministro Salvini dopo l’udienza del processo che vede imputato il noto scrittore Roberto Saviano per diffamazione, in seguito a delle dichiarazioni fatte nel 2018, in cui definiva il segretario della Lega “ il ministro della malavita”.  L’ex ministro dell’interno, ha infatti dichiarato di voler procedere con la querela. “ La mia priorità è la lotta alla Mafia”- afferma. Ma di quale lotta stiamo parlando? Possiamo veramente affermare che  abbia contribuito attivamente alla battaglia contro le mafie? Durante il suo mandato nel 2018 e 2019, gran parte della sua propaganda si concentrò sul tema dell’immigrazione, della sicurezza urbana e dei porti chiusi, ma di Cosa Nostra, ‘Ndrangheta o Camorra, Salvini decise di parlarne ben poco. Durante...
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  Meloni-Trump, lungo colloquio durante la cena dei vertici Nato: ecco gli argomenti Trump sbarca nei Paesi Bassi dopo la tregua raggiunta tra Iran e Israele nella “guerra dei 12 giorni”, per la cena dei vertici NATO. Lungo è stato il colloquio tra il leader della Casa Bianca e la premier Meloni i quali, in base a quanto si apprende, hanno avuto la possibilità di dialogare sulla situazione in Medio-Oriente. Rimane tuttavia ignoto il contenuto della loro conversazione. Sicuramente i due leader hanno posizioni molto particolari sulla faccenda Israelo-Iraniana, a testimonianza di ciò, ci sono le dichiarazioni della nostra premier, che ieri, durante la sua replica al Senato, ha deciso di menzionare la celebre frase latina: “ Se vis pace para bellum” ( se vuoi la pace prepara la guerra). Frase ambigua ed eccessiva, che potrebbe far pensare che “la guerra dei 12 giorni” sia tutt’altro che finita. Anche la posizione del leader della Casa Bianca, un giorno interventista e un altro neutral...
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  Trump: in vigore il cessate il fuoco  Nella notte tra il 23 e il 24 Giugno, il presidente degli USA Donald Trump, ha dichiarato sul suo social network “ Truth” una tregua di 12 ore tra Israele e Iran. “ Vi prego di non violarla” ha affermato il leader della casa bianca. Dichiarazione che non ha trovato molto riscontro, poiché prima l’ Iran e poi Israele, hanno tempestivamente violato questo accordo. L’inquilino di Washington ha preso subito posizione puntando il dito su entrambe le nazioni coinvolte: " state sbagliando, fermatevi ora o le conseguenze saranno molto gravi”. Le affermazioni del capo della Casa Bianca hanno un tono perentorio, più vicino alla minaccia che alla diplomazia, irrigidendo ulteriormente lo scenario Israelo-Iraniano. Questa situazione porta certamente a due conclusioni: la prima è la totale mancanza di iniziativa e di durezza politico-militare - da parte sia di Israele che dell’Iran- di scendere al tavolo negoziale, che potrebbe risultare decisivo p...

Iran: Il Dio delle Armi

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Iran: Il dio delle armi  Per alcuni è stata una sorpresa, per altri una minaccia attesa, per pochi un beneficio, per tutti un atto che entrerà nella storia, nel bene e nel male. Gli attacchi, prima israeliani e poi americani, contro l’Iran hanno distrutto i principali centri di ricerca del Paese nella sua corsa alla bomba atomica. Sono stati uccisi numerosi esponenti del programma nucleare iraniano, oltre a generali e membri delle Guardie Rivoluzionarie, i famigerati Pasdaran. La risposta iraniana non si è fatta attendere, e il mondo guarda con il fiato sospeso la guerra non ufficiale che le tre nazioni stanno combattendo. La verità, però, è che nessun conflitto nasce dal nulla, e questo non fa eccezione. Può essere difficile ricostruire con chiarezza la storia delle relazioni tra tre attori di rilievo della politica mediorientale, a causa delle dichiarazioni spesso contraddittorie e del poco spazio che giornali e quotidiani dedicano alle questioni internazionali in tempi di pace. ...
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  Meloni: Priorità ai negoziati in Iran e al cessate il fuoco a Gaza. Nuove sanzioni a Mosca  La situazione in Medio Oriente è critica: In seguito agli attacchi Americani in Iran durante la notte dello scorso 22 giugno, presso le centrali Nucleari, Silos e centri di ricerca della Repubblica Islamica, la premier Meloni ha deciso di tenere un discorso alla camera di 40 minuti circa. I temi trattati nel corso di questo intervento sono innumerevoli. “Iran eviti ritorsioni contro USA” Nella parte iniziale del suo intervento, la presidente del consiglio precisa che “ nessun aereo Americano è partito da basi Italiane” verso l’ Iran. Nello stesso discorso, durante la replica finale, ribadisce di nuovo che “ L’Italia non è impegnata militarmente, non è stato chiesto l’uso delle basi che comunque potrebbero essere utilizzate solo dopo un passaggio parlamentare ”. Nell’ orazione stessa, avvenuta poco prima degli attacchi Iraniani alle basi Americane in Qatar, Siria e Iraq, il primo Mini...
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