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Visualizzazione dei post da agosto, 2025
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Bilaterale Trump-Putin : nessun accordo raggiunto Ieri, 15 Agosto 2025, c'è stato uno dei vertici bilaterali più importanti del ventunesimo secolo: Vladimir Putin e Donald Trump, ovvero i due leader mondiali più influenti in questo momento, hanno avuto un incontro in Alaska per decidere le sorti del conflitto Russo-Ucraino. Nella conferenza stampa, avvenuta successivamente alle quasi 3 ore di incontro tra i due, il leader del Cremlino dichiara: "Spero che l'accordo che abbiamo raggiunto insieme ci aiuti ad avvicinarci a questo obiettivo e ad aprire la strada alla pace in Ucraina" Ma di quale accordo si parla? cosa hanno raggiunto ieri di concreto Trump e Putin? Il colloquio tra i presidenti si è sviluppato in un formato "tre a tre". A rappresentare l'America assieme a Trump c'erano il segretario di stato americano Marco Rubio e l'inviato Steve Witkoff, mentre a rappresentare la Russia al fianco di Putin c'erano il Ministro degli Esteri Russ...

Giochi di potere e piani falliti: Il Brasile di Lula nella tempesta dei dazi

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  Giochi di potere e piani falliti: Il Brasile di Lula nella tempesta dei dazi Che gli Stati Uniti abbiano l'abitudine di influenzare le politiche degli stati sudamericani non è affatto una novità. Dalla dottrina Monroe, che mirava a sostituire il ruolo delle potenze europee nel continente, ai colpi di stato orchestrati da Henry Kissinger, il "Giardino di casa" ha sempre visto gli Stati Uniti dettare il bello e il cattivo tempo nella regione. Dall'inizio del millennio, Washington ha avuto la sola preoccupazione di tenere la Cina lontana dai mercati sudamericani, per quanto possibile, e ha cercato una via di cooperazione e mutuo aiuto con i governi vicini. Questo almeno fino all'elezione del Presidente Trump. Tra tutti, il Brasile è lo stato che è stato più colpito dalla politica dei dazi di Trump, con tariffe al 50% su molti prodotti strategici. Ma, invece che rafforzare la posizione di Washington nella regione, la politica americana ha avuto effetti collaterali i...
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Nuovo bluff di Trump: Bruxelles va in crisi e le borse Asiatiche crollano "Se l'UE non farà gli investimenti promessi alzeremo i dazi al 35%". Questa è la dichiarazione del presidente statunitense Donald Trump in un intervista a Cnbc. Dopo dieci giorni dall'accordo tra UE e USA, l'inquilino della Casa Bianca, come al suo solito, torna ad alzare i toni e a rivedere gli accordi. Ma facciamo ordine. Durante l'incontro tra i due leader internazionali, uno degli accordi che l'Europa si impegnava a rispettare, era quello di investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti. In caso contrario il presidente Trump aveva già garantito che ci sarebbe stata una netta modifica percentuale sui dazi (che, ricordiamo, erano scesi del 20%, arrivando così al 15%).  Da Bruxelles, un alto funzionario UE ha dichiarato che "ci saranno ulteriori turbolenze commerciali con Washington" e che " i dazi al 15% su tutti i settori sono una polizza assicurativa"....
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Dazi: UE a lavoro per una nuova trattativa con la Casa Bianca   A pochi giorni dall'ordine esecutivo raggiunto tra Ursula von der Leyen e Donald Trump per quanto concerne i dazi, i 27 stati membri sono divisi sull'accordo stabilito tra i due: dal 7 Agosto le importazioni avranno una tariffa del 15% esclusi acciaio e alluminio.  Trattativa che ha scatenato innumerevoli polemiche e insoddisfazioni.  Il negoziato, a detta di molti,   non soddisfa, ma umilia.  E non siamo solo noi europei a dirlo, ma anche americani e inglesi: secondo il New York Times questo patto commerciale   "ha dato a Trump molto più di quello che voleva" . Anche il Financial Times esprime il suo massimo dissenso parlando di una   netta resa dell'UE nei confronti dell'inquilino della Casa Bianca.  Ovviamente, anche i leader Europei, mediante conferenze stampa e comunicati social, hanno avuto la possibilità di esprimere la loro opinione sulle abilità di mediazione della Von der ...